Potate gli arbusti primaverili a fioritura tardiva, come la kerria, che ha terminato di fiorire in maggio. Legate i rami e concimatela, irrigando con generosità per prepararla a superare il caldo estivo.
Spuntate le siepi che hanno avuto una crescita vigorosa. Ciò accade spesso al piracanta e alla photinia, che in primavera sono particolarmente vigorosi e di rapido sviluppo. Nel caso del piracanta e del cotoneaster occorre comunque aspettare che la fioritura sia terminata. Se volete conservare le bacche, intervenite con attenzione, evitando l’impiego del tosasiepi elettrico e preferendo invece il taglio manuale.
Accorciate i rampicanti che si sono sviluppati troppo. Potate il glicine riducendo di un terzo la lunghezza dei muovi rami; portateli sui supporti a loro destinati e fissateli in modo che non vadano a invadere altre zone non destinate a questa pianta molto vigorosa.
Concimate le conifere piantate nel corso degli ultimi mesi: in questa fase dell’anno il loro sviluppo radicale è impetuoso.
Tra fine primavera e inizio estate, per alberi, arbusti e siepi il fabbisogno idrico è massimo. Bagnate tanto per tutto il mese, poi rallentate un poco: in luglio, se le temperature permangono molto elevate, le piante entrano in una fase di stasi e assorbono meno acqua. Gli orari migliori per innaffiare sono la mattina presto e la sera. Di mattina si riduce il rischio di stress radicale provocato dall’acqua fresca a contatto con il terreno ancora caldissimo.